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In ricordo di Nicola Sisci, Leonardo Sisci e Vincenzo Adduci, figli illustri di Amendolara


In ricordo di Nicola Sisci, Leonardo Sisci, e Vincenzo Adduci, figli illustri di Amendolara

Antonio Sassone Fiordalisi (19.12.1906 - 18.10.1983) ha voluto collocare un'epigrafe in Amendolara, il 18 dicembre 1952, per ricordare la "dolce triade, poeti dell'amore e del dolore": Nicola Sisci (11.04.1859 - 31.08.1886), Leonardo Sisci (02.12.1865 - 04.08.1895), Vincenzo Adduci (19.08.1860 - 06.12.1945).
Quella di Antonio Sassone Fiordalisi, pittore, scultore, poeta argentino, è stata un'encomiabile iniziativa per l'ammirazione che nutriva verso le "Glorie della Patria Lontana", alludendo sia all'Italia sia al paese natio, dove era ancorato il suo cuore.
La devozione, Sassone, la percepiva in Argentina, ove era emigrato a diciassette anni, ma la manifestava visibilmente ai suoi frequentatori abituali,specialmente quando dall'Argentina ritornava ad Amendolara. Ed erano tante le persone che lo accoglievano nelle loro case.
Fra quelle, che lo stimavano e gli offrivano profonda amicizia, c'erano anche il medico-archeologo Vincenzo Laviola (26.03.1909 - 23.01.1991), il professore Enrico Cappa (11.02.1906 - 10.12.1976), l'educatore-politico-letterato Rocco Sisci (02.01.1872 - 22.12.1962).
Il legame sentimentale alla Patria Lontana, le doti artistiche, la particolare sensibilità alle vicende umane e l'anelito alla giustizia sociale di Antonio Sassone sono percettibili in tutte le sue opere (pittoriche, scultoree, letterarie).
Antonio Gerundino in una sua pubblicazione ha fatto bene a riportare due poesie (Primi Ricordi e Terra Natia) per presentare l'attitudine dell'artista ad osservare il mondo e a riflettere sugli eventi. Quando Sassone scrive "Questi boschi e pinete/ che urlano poemi/ di sogni e di promesse/ tra magici violini/ diffusi nei misteri" recepisce i più intimi sentimenti dell'uomo e tende ad elevarli, a farseli propri, pur riconoscendo che "Oggi, l'artista, in un mondo dominato dalla tecnologia, avverte il disagio della propria caducità, del proprio smarrimento di fronte ai problemi che la realtà, in continuo mutamento, pone. Per questo motivo, risulta difficile trovare un modo conveniente per esprimersi."
Antonio Sassone, però, ha saputo esprimere molte bene le emozioni che gli procuravano i fatti vissuti o i colloqui con i conoscenti. Egli non poteva rimanere insensibile per la morte, in giovane età, di Nicola e Leonardo Sisci, due poeti e due fulgide personalità politiche di Amendolara. Non poteva rimanere indifferente di fronte al monumento marmoreo, scolpito nel 1899 da Giacinto Divardo da Cassano allo Jonio, per iniziativa di un comitato paesano e coi contributi di 54 amendolaresi emigrati in Argentina. Non poteva, altresì, non emozionarsi a leggere la frase ("Nicola e Leonardo Sisci/ cui la lirica/ temprò l'austerità del legista/ qui nascosero molte speranze e presagi/ che i parenti ed i conterranei/derivavano/ dal loro ingegno e sapere") che Giovanni Bovio, ordinario di Filosofia del diritto all'Università di Napoli, aveva coniato per la prematura morte di Nicola Sisci, suo allievo prediletto (successivamente estesa anche al fratello Leonardo,deceduto nel frattempo, all'età di trent'anni). Come non poteva, non associare ai due fratelli Sisci, la figura di Vincenzo Adduci, farmacista, notaio e poeta, deceduta nel 1945 in Cassano allo Jonio.
Lo ha fatto unendo queste "glorie della sua Amendolara" in un'unica epigrafe ("A/ Nicola Sisci - Leonardo Sisci - Vincenzo Adduci/ dolce triade/ Poeti dell'amore e del dolore/ un conterraneo/ Prof. Svp. Antonio Sassone Fiordalisi/ che da oltremare rimembra/ le glorie della Patria Lontana/ con devozione/ questo ricordo consacra/ dicembre 18 di 1952), fatta affiggeresu Corso Vittorio Veneto, per stimolare il loro ricordo ai passanti occasionali ed ai nuovi abitanti del suo paese.
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P.S. - Precisazioni e suggerimenti sull'argomento sono state fornite da Alberto Sisci e Rocco Sisci, entrambi pronipoti di Nicola e Leonardo Sisci; mentre una fonte bibliografica valida è risultata l'opera di Antonio Gerundino, "Amendolara - Personaggi noti e meno noti, Cenni biografici". Edizioni Orizzonti Meridionali. Cosenza, 2011.

Francesco Foggia

Questo sito si associa al ricordo dei fratelli Nicola e Leonardo Sisci, nonchè di Vincenzo Adduci, figli illustri di Amendolara, che lo studioso Francesco Foggia, riprendendo un epigrafe del maestro Antonio Sassone, ha voluto perpetrare attraverso le suestese righe rievocative della loro breve, fulgida e drammatica esistenza, che emerge con forza prorompente dalla mediocrità e banalità della vita.



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