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Ma quale turismo?


Ma quale turismo?
Quale turismo per l'Alto Jonio? La stagione estiva appena finita si chiude con un bilancio tutt'altro che roseo. E' pensare che ci sono realtà non molto lontano da noi, come la vicina Basilicata, che possono contare oltre che sul turismo estivo anche su quel turismo che oramai un pò dappertutto, dalla Sicilia al Trentino, viene praticato durante tutto l'anno. Mentre nell'Alto Jonio i vari villaggi disseminati tra Roseto e Montegiordano agli inizi di settembre chiudono i battenti, lasciando dietro di sé uno stato di totale desolazione, altrove si continua a lavorare producendo ricchezza e benessere per la collettività.
Sebbene l'area a nord di Sibari, collocata tra lo Jonio e il Pollino, sia per le sue bellezze e il suo passato storico a maggiore suscettività nel settore turistico gli mancano le strutture ricettive alberghiere necessarie, anche se va prendendo sempre più piede un turismo sommerso di "seconde case", come risulta da un recente studio, gestito da operatori non imprenditori mossi nella maggior parte dei casi da obbiettivi speculativi ed opportunistici favoriti dal turismo balneare di massa tipico del periodo estivo. Né questa grave lacuna è compensata dall'offerta agrituristica, molto forte e progredita in altre regioni, che al contrario da noi è piuttosto limitata. Bisogna comunque dire che tutto ciò non basta a spiegare il mancato sviluppo turistico dell'Alto Jonio Cosentino; infatti nessuno sino ad oggi si è adoperato per creare un collegamento tra il patrimonio geografico, artistico e culturale, senza parlare della mancanza di collegamenti primari, vale a dire i trasporti dai punti di arrivo stazioni ecc… a quelli di soggiorno.
Questi sono i problemi che si debbono affrontare se si vuole creare un turismo qualificato capace di garantire presenze per tutto l'anno e non solo d'estate, ma soprattutto in grado di offrire lavoro ai giovani e risanare un economia da sempre disastrata.

PS
L'articolo pubblicato per la prima volta sul "Piccolo del Mezzogiorno" nel 2005 viene riproposto a distanza di oltre 10 anni, in quanto la situazione del turismo nell'Alto Jonio rispetto al 2005 non è affatto cambiata, anzi si può dire che è addirittura peggiorata a causa di amministratori incompetenti e disattenti alle vere necessità del territorio.

Santino Soda



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